Il popolo della rete esiste

Recentemente a Roma, nel corso di un convegno, un noto politico ha affermato che il popolo della rete non esiste più, visto che le masse sono ormai arrivate a Internet. Questo politico, per quanto intuitivo e attento su altre cose relative alla rete, su questo punto sbaglia. Da diversi punti di vista. Il più importante secondo me è che, in virtù della natura aperta e prevalentemente orizzontale della rete, c'è un consistente sottoinsieme degli utenti della rete che sente di essere un portatore di interesse diretto nell'ecosistema di Internet, non un mero fruitore. E' con questo sottoinsieme, che potremmo giornalisticamente chiamare il "popolo della rete", che si sono finora confrontati coloro che, per interessi di parte, hanno tentato di alterare l'architettura della rete a un qualche livello. Ed è con questo sottoinsieme che si dovranno confrontare, anche in futuro, quelle forze, politiche e non, che proveranno ad alterare la costituzione materiale della rete, magari in nome di una qualche emergenza. La rete non è la televisione.