Juan Carlos De Martin's blog

Un nuovo inizio

La lettura mi dà molte più soddisfazioni della scrittura. Da sempre. Quindi non è che tenere un blog sia per me una scelta facile, o scontata. Anche perché comunque già scrivo molto per motivi professionali e il tempo è quello che è. Per non parlare poi del fatto che da qualche anno scrivo per la "La Stampa" articoli che potrebbero benissimo essere post su questo blog. Eppure devo riconoscere che questo blog ha comunque, almeno in potenza, un ruolo non trascurabile. Non tanto per la segnalazioni rapide - per quello Twitter è imbattibile - ma piuttosto per affrontare con maggior agio temi che per vari motivi non sarebbero adatti alla piattaforma necessariamente più vincolata del giornale: vuoi per l'argomento (su La Stampa intervengo solo su argomenti relativi al digitale), vuoi per la lunghezza (lo spazio sui giornali è sempre fortemente limitato), vuoi per il taglio (sul blog potrei permettermi anche articoli più tecnici). Per questo motivo, pur consapevole che non sarò probabilmente mai un blogger prolifico, ho deciso di riprendere a pubblicare su questo blog. Insomma, un proposito, il primo, per il 2013. Buon Anno!
P.S. Lawrence Lessig, sul cui blog mi sono formato ormai più di 10 anni fa, ha appena annunciato che anche lui riprenderà a scrivere sul suo blog - lo prendo come un ottimo auspicio!

"Piazza Statuto" è online

Con qualche amico stiamo iniziando a pubblicizzare "Piazza Statuto", http://piazzastatuto.it, un'umile ma, si spera, tangibile iniziativa per promuovere quel dibattito di visione strategica sul futuro dell'universita'che nella fretta di definire i nuovi statuti gli atenei italiani stanno perlopiu' trascurando di fare (almeno finora). L'enfasi e' su un dibattito di qualita', ma aperto, inclusivo e traspa

A Roma il 9 febbraio 2011 (2)

mercoledì 9 FEBBRAIO, ROMA (al MACRO, Sala Conferenze, ore 10:30)

Agenda digitale: L'Italia riparte da Internet e dalla tecnologia – evento SOCIAL MEDIA WEEK

Ne parlano: Juan Carlos De Martin, Oscar Giannino, Peter Kruger, Stefano Quintarelli, Layla Pavone, Francesco Sacco, Vittorio Zambardino

E a seguire intervengono: Luca Barbareschi, Paolo Gentiloni, Linda Lanzillotta, Roberto Rao, Mario Valducci (Palmieri e Falchetti da confermare)

Per partecipare, potete registrarvi e trovare più informazioni su:

"L'obiettivo del nuovo Risorgimento"

"Nel grande anniversario del 1961 vediamo che ancora una volta forze nuove e potenti tornano a sfidare le idee su cui si fondano sia l’Italia che gli Stati Uniti. Se dobbiamo affrontare questa nuova sfida, dobbiamo mostrare ai nostri popoli e al mondo che ci guarda, che chi è disposto ad agire nella tradizione di Mazzini, Cavour e Garibaldi, come di Lincoln e Washington, può portare agli uomini una vita più ricca e più piena. Questo è l’obiettivo del nuovo Risorgimento, un nuovo risveglio delle aspirazioni più antiche dell’essere umano per la libertà e il progresso, e la fiaccola accesa nell’antica Torino un secolo fa guida la lotta degli uomini dovunque: in Italia, negli Stati Uniti, in tutto il mondo intorno a noi." John Fitzgerald Kennedy nel 1961 in occasione del centenario dell'Unità di Italia. Discorso completo qui. Versione originale inglese, con tutti i dettagli storici, qui.

"E che m'importava se..."

“Io marciavo a cavallo con accanto la donna del mio cuore, degna dell’universale ammirazione… E che m’importava il non aver altre vesti che quelle che mi coprivano il corpo, e di servire una povera Repubblica che a nessuno poteva dare un soldo?
Io avevo una sciabola e una carabina, che portavo attraversata sul davanti della sella. La mia Anita era il mio tesoro, non meno fervida di me per la sacrosanta causa dei popoli e per un vita avventurosa. Essa si era figurate le battaglie come un trastullo, e i disagi della vita del campo come un passatempo; quindi, comunque andasse, l’avvenire ci sorrideva fortunato, e più selvaggi si presentavano gli spaziosi americani deserti, più dilettevoli e più belli ci pareano. Poi sembravami d'aver fatto il mio dovere nelle diverse e pericolose fazioni di guerra in cui m'ero trovato e d'aver meritato la stima dei bellicosi figli del Continente (Rio Grande).” (Giuseppe Garibaldi, “Memorie Autobiografiche”, Capitolo XXII, p. 65, Firenze, G. Barbèra, 1888).

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