L'ombra di Oldenburg
Da sette mesi sto seguendo il sistema bibliotecario del Politecnico di Torino. Sto imparando molto, da diversi punti di vista. Uno degli aspetti che mi sta occupando maggiormente è il ruolo dell'editoria scientifica (particolarmente le riviste) rispetto alle biblioteche accademiche e, in generale, al lavoro e alle carriere di noi ricercatori. Continua.
A questo proposito, una delle letture che finora ho trovato più illuminanti è "La lunga ombra di Oldenburg" di Jean-Claude Guédon (edizione originale inglese qui; traduzione italiana qui (file RTF) e qui (file PDF)). In due parole: il sistema corrente ha una logica interna e un'enorme forza economica, ma Internet non potrà non indurre un ripensamento strutturale. Non per amore del nuovo per il nuovo, ma perché Internet consente di migliorare in maniera drastica non solo il modo in cui la conoscenza scientifica viene disseminata, ma anche il modo con cui essa viene prodotta.
Parleremo di questi temi dal 7 al 12 settembre a Torino nel corso della scuola estiva per dottorandi di Agorà Scienza, "La scienza è di tutti? La conoscenza scientifica come bene pubblico globale". Sono fiducioso, inoltre, di avere Jean-Claude Guédon - che avevo conosciuto nel 2005 a Lione - a Torino in autunno a parlare di open access; mi ha, infatti, già dato la sua disponibilità di massima.