Per le Feste, non parlo - per una volta - di Internet o di copyright, ma di bambini, ovvero, di tutti noi, citando le parole della grande Françoise Dolto. Auguri.
"Ma non è una buona ragione per spingerli [i bambini] esclusivamente verso lo studio scolastico. La rettitudine di carattere, l'amore e l'osservazione della natura, delle piante, degli animali, la gioia di vivere, l'inventività industriosa, l'abilita' manuale e corporale, un affettività disponibile, l'esperienza psicologica degli altri e della vita collettiva, l'accettazione della differenza altrui, la capacità di farsi degli amici e di conservarli, la conoscenza della storia della famiglia, della propria comunità, della propria regione, del proprio paese, l'attenzione all'arte, alla cultura, agli sport, il senso di responsabilità, la curiosità per tutto, la libertà di soddisfarla, ecco alcune qualità che molto spesso non si sviluppano quando il successo scolastico è il solo valore per il quale il ragazzo è apprezzato dai genitori.
Un bambino personalmente motivato per qualche cosa (qualunque sia) è un bambino che vive; se nel superare i suoi insuccessi e le sue delusioni, scolastiche o sentimentali, è sostenuto dall'affetto dei suoi genitori e dalla fiducia in se stesso che sanno dargli in un ambiente disteso, allora è un bambino destinato ad un avvenire di soddisfazioni."
Françoise Dolto, "Come allevare un bambino felice", Mondadori, p. 387-388.