Naturalmente c'e' d'aspettarsi che i media italiani - sempre cosi' disponibili a dipingere (in genere a sproposito) Internet come una pericolosa giungla frequentata da pedofili, criminali e terroristi - si guarderanno bene dal dare risalto a un
nuovo studio della MacArthur Foundation. Traducendo dal sito della fondazione:
"Il piu' ampio studio USA sui teenagers e il loro uso di media digitali dimostra che la gioventu' americana sta sviluppando online importanti competenze sociali e tecniche - spesso in modi che gli adulti non capiscano o non valorizzano.
"Sorprendera' i genitori scoprire che i loro ragazzi non perdono tempo quando sono online", dice Mizuko Ito, ricercatrice presso l'Universita' della California, Irvine, e prima autrice del rapporto.
“Ci sono dei miti a riguardo del tempo che i ragazzi passano online - si pensa che sia pericoloso o che li renda pigri. Noi, invece, abbiamo trovato che passare tempo online e' essenziale affinche' i giovani acquisiscano le competenze sociali e tecniche di cui hanno bisogno per diventare cittadini a tutto tondo nell'era digitale" .
E sempre Mizuko Ito, in
un'intervista al New York Times, dice:
"Le preoccupazioni relative ai pericoli derivanti da predatori o sconosciuti online sono esagerate".
Sito del rapporto (sotto licenza Creative Commons :-) ),
riassunto di due pagine,
rapporto completo (circa 30 pagine di testo, piu' appendici e altro).